Intervista a Ivo D'Angelo, Amministratore Delegato di Zambon Italia

Ivo D'angelo

Quali sono i punti di forza di Zambon Italia?

I punti di forza di Zambon Italia sono innumerevoli. La nostra filiale rappresenta una delle realtà più importanti del Gruppo che opera in 23 Paesi del mondo e spesso funge da pilota per i lanci di nuove iniziative e prodotti, con una grande responsabilità, dunque, nei confronti di tutta l’organizzazione.

Questa “sfida” ci motiva a fare sempre meglio, in Italia, infatti, un team di circa 250 persone, lavora ogni giorno con entusiasmo, passione e voglia di migliorare la vita dei pazienti. La consapevolezza di poter fare la differenza per loro, per le loro famiglie e per i medici che contano sulle nostre soluzioni terapeutiche ci spinge a guardare sempre oltre e, la nostra storia di oltre 100 anni radicata su valori e principi fondamentali, ci insegna ad essere sempre proiettati verso il futuro.

Senza le nostre persone e la loro motivazione, non potremmo però guardare con ambizione agli obiettivi futuri e, proprio per questo, siamo da sempre impegnati nella costruzione di un ambiente di lavoro improntato al loro benessere e alla crescita personale e professionale.

 

Quali sono le aree terapeutiche in cui opera Zambon Italia e cosa ne contraddistingue l’approccio?

Zambon Italia opera in sei aree strategiche: malattie dell’apparato respiratorio, sistema nervoso centrale, malattie respiratorie gravi, sistema urologico, dolore e area gastrointestinale.

Medici e farmacisti riconoscono in Zambon un partner affidabile che si distingue non solo per la solidità del portfolio di farmaci, ma anche per la spiccata flessibilità che ci consente di adeguarci rapidamente ai cambiamenti del mercato avendo sempre ben chiaro l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Negli ultimi anni abbiamo investito molto nella formazione scientifica con l’obiettivo di essere “consulenti della salute” per i nostri stakeholder. Ne sono un esempio i nostri “Pharmacy trainer” che non sono semplici informatori di prodotto, bensì professionisti capaci di portare la loro e la nostra formazione scientifica ai farmacisti, una figura di riferimento territoriale fondamentale per cittadini e pazienti. Nei confronti dei pazienti, invece, ci concentriamo sempre più sui bisogni specifici di ognuno, evitando quindi un approccio generalista verso le patologie, e promuovendo invece risposte scientifiche sempre più puntuali.

 

Quali sono gli obiettivi di Zambon Italia per i prossimi anni?

Una delle nostre priorità è quella di consolidare i prodotti attuali, guardando al contempo a quelle nicchie di malattie rare e gravi nelle quali miriamo, in un futuro prossimo, a portare nuovo valore. In particolare in ambito neurologico, oltre al Parkinson, ci focalizzeremo a breve sulla SLA, mentre in ambito respiratorio puntiamo ad allargare la nostra pipeline in ambiti sempre più specialistici.

Tra le priorità voglio citare anche il nostro impegno crescente nelle attività di sensibilizzazione verso il pubblico generale sull’importanza di mantenersi in salute. Recentemente abbiamo lanciato la campagna educazionale “Proteggi i tuoi polmoni” accompagnata dall’iniziativa “Viaggio nel Respiro” per spiegare l’importanza di prendersi cura delle vie respiratorie. In generale puntiamo a completare la nostra attività educazionale, che oggi coinvolge per lo più medici e farmacisti, coinvolgendo un pubblico sempre più ampio.